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104 Rif. Lavaredo – Forc. Pian di Cengia
Rif. Lavaredo (inn. sent. attr. segn. 101) 2344 m – Pian di Cengia Basso – Inn. sent. segn. 1107, 2247 m – Pian di Cengia Alto – Lago di Cengia 2324 m – Inn. sent. segn. 107 – Forc. Pian di Cengia (inn. sent. attr. segn. 101) 2522 m.
Dislivello: in salita 300 m, in discesa 170 m; difficoltà: E; tempo di percorrenza medio: ore 2.00; comuni attraversati: Auronzo di Cadore; quota massima: Forc. Pian di Cengia 2522 m; periodo consigliato: da giugno a settembre; cartografia: Tabacco foglio 017; rifugi e punti di appoggio: Rif. Lavaredo (0436 39135) e Rif. Pian di Cengia 2528 m (337 451517).
Breve descrizione: dal Rif. Lavaredo si segue la larga strada massicciata che sale verso Forc. Lavaredo e porta in breve ai resti di un fortino della Grande Guerra (tab.); qui si svolta a d. per passare nei pressi del Lago di Lavaredo, nelle cui acque si vede riflettersi la triade di cime più orientali del gruppo delle Tre Cime di Lavaredo ossia la Piccola, la Punta di Frida e la Piccolissima. Presa con decisione la discesa su larga mulattiera, ci si cala lungo i fianchi della Croda del Passaporto aggirando la Torre Tito per giungere, alla fine della china, alla base del Ciadìn del Passaporto. Durante la discesa, alla nostra d. in basso, appare il vasto terrazzamento pascolivo del Pian di Cengia Basso mentre, verso E, emerge maestosa la bastionata O della Croda dei Toni. Si risale quindi, dapprima su modesta pendenza, poi gradualmente più accentuata, ai piedi delle Crode dei Piani, lasciando a d. il sent. segn. 1107 che sprofonda nella Val di Cengia, raggiungendo il Pian di Cengia Alto ed il Lago di Cengia, quest’ultimo posto tra le propaggini orientali delle Crode dei Piani a N ed il M. Cengia a S. Superato il laghetto, ci si dirige in piano verso la ghiaiosa fiancata O, che discende dalle prime due delle tre sommità che formano il Collerena e la si risale zigzagando per giungere nei pressi di un insieme di edifici della Grande Guerra, ormai ridotti a ruderi. Qui ci si imbatte nel bivio col sent. segn. 107 diretto a Forc. Croda dei Toni e al Rif. Carducci, che lasciamo alla nostra d., per proseguire tra rocce montonate, fasciate verso O da un tappeto di prato raso alpino. Si prosegue con modesta pendenza per tagliare poi decisamente verso O ed aumentando progressivamente di quota fino al raggiungimento della Forc. Pian di Cengia, dove il nostro sentiero termina innestandosi in quello attrezzato con segn. 101. Dalla forc. si può scendere lungo questo sentiero in direzione dell’Alpe dei Piani per raggiungere il Rif. Tre Cime-Locatelli o, molto più brevemente, seguire verso d. il medesimo segnavia che porta, in 10 minuti, al Rif. Pian di Cengia.
A due passi dall’inizio del sent.: C. Piccola, Punta di Frida e C. Piccolissima delle Tre Cime di Lavaredo (a sin.); il massiccio della Croda Passaporto dal sent. segn. 104, appena prima del Lago di Cengia (a d.)
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