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226 Foresta di Somadida (Ponte degli Alberi) – Rif. Scotter-Palatini
Ponte degli Alberi (Foresta di Somadida) 1134 m – Ponte Piccolo (inn. sent. attr. segn. 279), 1150 m – Alle Briglie (inn. sent. attr. segn. 277 “Osiride Brovedani”) 1190 m – Ciadìn del Doge (inn. sent. attr. segn. 278) c. 1650 m– Val di San Vito – Inn. sent. segn. 247 e sent. attr. segn. 280 “Antonio Sanmarchi” 2047 m – Forc. Grande 2255 m – Inn. sent. segn. 246 – Rif. San Marco (inn. sent. segn. 225 e 227) 1823 m – Rif. Scotter Palatini (inn. sent. segn. 229) 1580 m.
Dislivello: in salita 1121 m, in discesa 675 m; difficoltà: EE; tempo di percorrenza medio: ore 4.30; comuni attraversati: Auronzo e San Vito di Cadore; quota massima: Forc. Grande 2255 m ; periodo consigliato: da giugno a settembre; cartografia: Tabacco foglio 016; rifugi e punti di appoggio: Rif. Scotter-Palatini (0436 99035) e Rif. San Marco (0436 9444).
Breve descrizione: da Auronzo si percorre la S.R. 48 in direzione di Misurina per c. 15 km fino a Palùs San Marco dove, poco dopo aver oltrepassato il grande edificio della Colonia Gregoriana (alla nostra d.), si devia a sin. in corrispondenza di una non visibilissima tab. del Corpo Forestale dello Stato, che indica la vicina Riserva Naturale Orientata di Somadida. Parcheggiata l’auto, si oltrepassa il Ponte degli Alberi e ci si inoltra (d.) in piano lungo la comoda strada sterrata che porta, in breve, al Rif. Tre Sorelle (apertura estiva con possibilità di visita della piccola esposizione a cura del Corpo Forestale dello Stato). Passato il vicinissimo Ponte Piccolo, si svolta a d. (lasciando a sin. il sent. attr. segn. 279). Si continua su ampia e diritta strada fino allo slargo della bassa Val di San Vito dove, sul fianco sinistro della fiumana di ghiaie, si stacca, sempre a sin. (S), seminascosta dalla vegetazione (tab.), la traccia di sent. con segn. 226. Questa risale faticosamente la base della Val del Fógo per poi traversare a d. verso il Ciadìn del Doge ad incontrare, ai piedi della parete N del Corno del Doge, il bivio con il sent. attr. segn. 278. Lasciato quest’ultimo a sin., si continua la lunga risalita della splendida Val di San Vito, incrociando e trascurando a d. il sent. segn. 247 ed a sin. il sent. attr. segn. 280 “Antonio Sanmarchi”, risalendo ancora ed accostando dapprima la meraviglia della Torre dei Sabbioni, si giunge finalmente sulla Forc. Grande. Oltrepassato il valico, ci si cala quindi zigzagando lungo il frantumato ed erto canale del Giou Scuro per deviare a sin., appena sopra il limite del bosco, e giungere, in breve, dapprima al Rif. San Marco e poi, facilmente, al Rif. Scotter-Palatini.
La splendida Torre dei Sabbioni dalla testata della Val di S. Vito. (a sin.); il versante NO dell’Antelao, in discesa da Forc. Grande verso il Rif. San Marco (a d.)