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118 Misurina (Camping ristorante “La Baita”) – Rif. Città di Carpi
A fianco del ristorante “La Baita” (S) 1752 m – Pian dei Spiriti (lato S) – Ciadìn della Neve (incrocio sent. attr. segn. 117 “Alberto Bonacossa”) c. 2175 m – Forc. della Neve 2471 m – Ciadìn de le Père (accostamento con sent. attr. segn. 112 “Giovanni Durissini”) c. 2350 m – Rif. Città di Carpi (inn. sent. attr. segn. 116 “Pala del Fién” e sent. segn. 120 e 121) 2110 m.
Dislivello: in salita 719 m, in discesa 361 m; difficoltà: EE; tempo di percorrenza medio: ore 3.00; comuni attraversati: Auronzo di Cadore; quota massima: Forc. della Neve 2471 m; periodo consigliato: da luglio a settembre; cartografia: Tabacco foglio 017; rifugi e punti di appoggio: Rif. Città di Carpi (0435 39139).
Breve descrizione: da Misurina, si prende la strada che sale alle Tre Cime per giungere, in non più di 2-3 minuti, nei pressi di un ampio parcheggio nelle vicinanze del camping. Ci si avvia quindi in direzione del ristorante “la Baita” per imboccare sulla sin., pochi metri dopo averlo oltrepassato, la traccia di sentiero che sale, ben definita, fino ad incrociare, nei pressi di un casello dell’acquedotto, la diritta fascia disboscata sede del vecchio e soppiantato impianto di risalita della “Torre del Diavolo”. Si attraversa il torrente diagonalmente, appena a monte del casello di presa, inoltrandosi nuovamente nel bosco, per giungere sul lato S del Pian dei Spiriti. Qui si piega a d. lungo la pianeggiante e larga stradina sterrata che conduce appena sopra la stazione di partenza della seggiovia del Col de Varda. La si segue fin poco oltre il riattraversamento del tracciato dello ski-lift, dove si devia a sin. per rimontare a zigzag una costa boscata a larici, fino a giungere in una verde vallecola punteggiata da spuntoni di roccia. Dove questa si fa pianeggiante, si devia a sin. per risalire, fra massi sparsi, alla base delle propaggini N del ramo di Misurina dei Cadini (Piz S. Angelo), che si contorna fino ad intravedere la soglia inferiore del Ciadìn della Neve (è visibile, in basso a sin., anche la vecchia strada di servizio del dismesso impianto di risalita). Ci si immette nel ciadìn proprio sotto il Gobbo e la Torre del Diavolo, che vediamo di fronte a noi sul lato d. orografico del medesimo, iniziando la salita verso la Forc. della Neve, già visibile in alto, dapprima fra grossi massi, che poi pian piano lasciano spazio al ghiaione detritico. A metà risalita si incrocia il sent. attr. segn. 117 “Alberto Bonacossa”, che attraversa il ciadìn in discesa da Forc. Misurina per rimontare verso Forc. del Diavolo e giungere infine al Rif. Fonda Savio. Si oltrepassa il segn. 117 e si punta verso la Forc. della Neve e la caratteristica piccola guglia che la affianca, risalendo il circo detritico del ciadìn. Raggiuntala, si apre un vasto panorama sulle Marmaròle, mentre si scorgono i verdeggianti bordi delle Pale de Menòto; si inizia la discesa, sempre su detrito piuttosto compatto e su traccia evidente, verso il Ciadìn de le Père, accostando a sin. il sent. attr. segn. 112 “Durissini”. Si piega quindi a d. raggiungendo una verde selletta, da cui ci si cala in breve al Rif. Città di Carpi.
Dal Ciadìn della Neve, all’incrocio tra i sent. segn. 117 e 118, verso il tavolato di M. Piana (NO) (a sin.); dal Ciadìn della Neve, all’incrocio tra i sent. segn. 117 e 118, verso la Forc. della Neve (SE (a d.)
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