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119 Casello pedaggio sulla strada per il Rif. Auronzo alle Tre Cime – Alta Val Marzón


By dolomitico - Posted on 02 June 2010

Casello pedaggio sulla strada per il Rif. Auronzo alle Tre Cime (inn. sent. segn. 108) 1851 m – Ciadìn de Rinbianco – Forc. Rinbianco (incrocio sent. attr. segn. 117 “Alberto Bonacossa”) 2176 m – Val de le Cianpedèle – Alta Val Marzón, Casón de la Pala (inn. sent. segn. 1104) 1506 m.

Dislivello: in salita 325 m, in discesa 670 m; difficoltà: EE; tempo di percorrenza medio: ore 2.30; comuni attraversati: Auronzo di Cadore; quota massima: Forc. di Rinbianco 2176 m; periodo consigliato: da giugno a settembre; cartografia: Tabacco foglio 017; rifugi e punti di appoggio: ==.

Breve descrizione: da Misurina si percorre la strada che sale al Rif. Auronzo fino al parcheggio antistante il casello del pedaggio. Lasciata qui l’auto si imbocca l’ampia strada sterrata con segn. 119, lasciandoci alle spalle il tavolato del M. Piana e l’enorme scoglio roccioso del Cristallo e del Cristallino di Misurina; alla nostra sin. il susseguirsi delle punte del M. Rudo, cui è giustapposta l’umile ma panoramicissima Croda de l’Àrghena che digrada nell’omonima forc.. Davanti a noi intravediamo la mole delle Tre Cime di Lavaredo dall’aspetto severo che cela, per ora, la propria regale eleganza. Si procede sull’ampia strada in mezzo al bosco rado di larici e cembri, fino a raggiungere un’ampia radura prativa alla base della soglia del Ciadìn de Rinbianco. Qui si tralascia a sin. la stradicciola che sale al Rif. Auronzo, lambendo il Ciadìn de le Bisse, per procedere lungo buon sentiero giungendo alle prime lingue di ghiaia che inframmezzano il prato alpino, e da qui salire più decisamente lungo una vallecola corrugata da spuntoni rocciosi. Superata la soglia del Ciadìn de Rinbianco si entra nel suo mondo fatato e delicato; superati alcuni grossi e suggestivi massi puntiamo alla Forc. di Rinbianco che si profila in alto, raggiunta la quale potremmo soffermarci ad ammirare il grandioso panorama; alle nostre spalle, a fondovalle in mezzo all’ampio pascolo, la curiosa sagoma ottagonale della Malga Rinbianco (servizio di ristoro). Dopo aver incrociato il sent. attr. segn. 177 “A. Bonacossa”, proveniente dal Rif. Fonda Savio e diretto al Rif. Auronzo, si inizia la discesa a zigzag dell’ampia, quanto selvaggia e baranciosa, Val de le Cianpedèle, cui fa da sfondo la muraglia della Croda dei Toni. Nella progressiva perdita di quota lungo la valle, mentre i profili della Pala del Màrden e dei Campanili dei Toni si fanno sempre più netti sulla imperante Croda dei Toni, incontriamo le immense lingue di ghiaia colate dalle valli trasversali, che in vari punti hanno letteralmente coperto il sentiero i cui segnavia sono peraltro visibili, posti sulle magre betulle che emergono dalla ghiaia, tipica specie pioniera dei macereti. In breve quindi, su evidente traccia, si giunge all’innesto con il sentiero segn. 1104 in Alta Val Marzón

L’ampia radura prativa alla soglia del Ciadìn de Rinbianco; in alto Forc. Rinbiancoin discesa da Forc. Rinbianco  lungo la Val de le Cianpedèle; la muraglia della Croda dei Toni

L’ampia radura prativa alla soglia del Ciadìn de Rinbianco;  in  alto  Forc. Rinbianco (a sin.); in discesa da Forc. Rinbianco lungo la Val de le Cianpedèle;  la muraglia della Croda dei Toni (a d.)

cartina semplificata dei sentieri appartenenti al gruppo Cadini di Misurina

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