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330 S.P. 619 di Casera Razzo – Santo Stefano di Cadore


By dolomitico - Posted on 05 June 2010

S.P. 619 (Tabià del Rin), 1180 m – Inn. sent. segn. 328; inizio tratto a doppia numerazione 328-330 – Sopra Forc. Staréza (fine tratto a doppia numerazione) 1720 m – Biv. Spagnolli 2047 m – Forc. Ciadìn Àuto Ovest 2285 m – Biv. Ursella-Zandonella 2000 m – Inn. sent. segn. 335 – Forc. Malpasso 2013 m – Valgrande (incrocio sent. segn. 332) 1598 m – Ric. Casera Pra Grande 1855 m – Inn. sent. segn. 331; inizio breve tratto a doppia numerazione 330-331 – Fine tratto a doppia numerazione, c. 1360 m – Santo Stefano di Cadore (borgata Transacqua) 915 m.

Dislivello: in salita 1810 m, in discesa 2075 m; difficoltà: EE; tempo di percorrenza medio: ore 8.00; comuni attraversati: Vigo e Santo Stefano di Cadore; quota massima: Forc. Ciadìn Àuto Ovest 2285 m; periodo consigliato: da luglio ad ottobre; cartografia: Tabacco fogli 016, 01 e 02; rifugi e punti di appoggio: Biv. Spagnolli, Biv. Ursella-Zandonella, Ric. Casera Fedèra Mauria e Ric. Pra Grande.

Breve descrizione: da Laggio, risalita la S.P. 619 fino all’altezza dei Tabià del Rin, si prende a sin. (tab.) la strada forestale con segn. 330 che sale lungamente a tornanti fino in corrispondenza dei Tabià de Staréza. Qui, ad un bivio, si tralascia a sin. la continuazione della strada che conduce a Zergolón e al Col Pramossèi e si continua, ora su buon sentiero, fin poco a monte della Forc. Staréza, dopo aver ricevuto il collegamento col sent. segn. 328 che sale da Zergolón. In corrispondenza di una sella nel bosco, si lascia a d. il proseguimento del detto sentiero (che raggiunge la Forc. Camporosso) e si continua sulla traccia con segn. 330 che, uscita dal fitto della vegetazione, comincia ad inoltrarsi tra i mughi. Raggiunto il bell’edificio in muratura del Biv. Spagnolli, ormai a ridosso delle pareti rocciose, si continua verso NO, salendo a zigzag fino alla Forc. Ciadìn Àuto. Da qui (in territorio della C.M. Comelico e Sappada) ci si cala ripidamente, sempre a serpentine, dapprima fino al Biv. Ursella-Zandonella e quindi al bivio col sent. segn. 335 che scende direttamente a Santo Stefano. Si traversa invece verso SE, raggiungendo dapprima la radura di Fedèra Mauria e quindi risalendo alla Forc. Malpasso. Dal valico, ci si cala nella Val Grande e, incrociato il sent. segn. 332 che la percorre, si prosegue verso NE sulle pendici occidentali del M. Col, raggiungendo l’oasi prativa del Pra Grande. Qui, con lunga e ripida discesa, si continua sul sent. segn. 330 fino alla borgata Transacqua di Santo Stefano.

Il Biv. Spagnolli sottostante alle forcelle Ciadin Àuto O ed EIl versante orientale del Crìssin con il Ciadìn Áuto, dove si trova il Biv. Ursella-Zandonella

Il Biv. Spagnolli sottostante alle forcelle Ciadin Àuto O ed E (a sin.); Il versante orientale del Crìssin con il Ciadìn Áuto, dove si trova il Biv. Ursella-Zandonella (a d.)

cartina semplificata dei sentieri appartenenti al gruppo Tudaio-Brentoni

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