334 Sentiero attrezzato "del Cornón"

Forc. Valgrande (inn. sent. segn. 332) 2044 m – Biv. Caimi 2045 m – Val Cornón (inn. sent. segn. 333), 1821 m.

Dislivello: in salita 400 m, in discesa 500 m; difficoltà: EEA; tempo di percorrenza medio: ore 3.00; comuni attraversati: Vigo e Santo Stefano di Cadore; quota massima: Biv. Caimi 2045 m; periodo consigliato: da luglio ad ottobre; cartografia: Tabacco foglio 01; rifugi e punti di appoggio: Biv. Caimi.

Breve descrizione: si segue l’itinerario precedente fin poco prima di raggiungere la Forc. Valgrande dove, in versante S, nei pressi di un ampio tornante a q. 1959 m, si stacca verso d. l’impegnativo e poco segnalato sent. attr. segn. 334. Si segue dapprima una traccia poco evidente che si inoltra verso E, fra grandi massi, e punta al largo imbuto franoso che scende dal M. Cornón. La testata di detto scoscendimento viene attraversata servendosi di alcune attrezzature fisse, che agevolano la discesa di due profondi canali rocciosi molto friabili. Giunti a contatto della parete rocciosa sul versante opposto, la si risale con l’aiuto di una corda metallica, passando nei pressi di un ponticello della Grande Guerra non più agibile. Si perviene ad un poggio con mughi nel quale la traccia riprende e si prosegue, con alcuni saliscendi, lungo cengioni e terrazzi sul dirupato ed ertissimo fianco orientale del M. Cornón. Traversato un primo canale ed entrati in territorio amministrativo della C.M. Comelico e Sappada, se ne discende un secondo e si sale ad un verde valloncello, che conduce ad una sella prativa sul marcato sperone NNE del Cornón, in vista dell’omonima valle. Da qui, ad un bivio, si tralascia a sin. la traccia che, in pochi min., conduce al Biv. Caimi e si prosegue a d. calando nella Val Cornón, fino al bivio di quota 1821 m, dove si raggiunge il sent. segn. 333 che sale direttamente dal fondovalle comeliano (Val Frisón).

Tra i mughi sul sent. segn. 334, in vista della lontana Forc. Valgrande e del M. Brentóni (a sin.); in vista del poggio su cui si trova il Biv. Caimi (a d.)

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