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123 Auronzo di Cadore (Reàne) – Lago Ciadìn
Auronzo di Cadore (borgata Reàne) 864 m – Tabià de Ambata 1475 m – Val de Ambata – Inn. sent. attr. segn. 152 “Francesco Mazzetta” (inizio tratto con doppia numerazione 123-152) – Biv. Gera (fine tratto a doppia numerazione) 2240 m – Forc. de Ambata 2413 m – Inn. sent. segn. 153 e 126 (inizio tratto a doppia numerazione 123-153) – Forc. della Rocca dei Bagni 2126 m – Biv. Piovan 2070 m – Fine tratto a doppia numerazione – Sopra lago Ciadìn (inn. sent. segn. 164) c. 1680 m.
Dislivello: in salita 1624 m, in discesa 809 m; difficoltà: E fino alla Forc. de Ambata, EE - A nella discesa dalla forcella, nuovamente E nel tratto successivo; tempo di percorrenza medio: ore 6-7; comuni attraversati: Auronzo di Cadore e Comelico Superiore; quota massima: Forc. de Ambata 2413 m; periodo consigliato: da luglio a settembre; cartografia: Tabacco foglio 017; rifugi e punti di appoggio: Biv. Gera e Biv. Piovan.
Breve descrizione: dall’ ampio posteggio di piazza Regina Pacis a Reàne di Auronzo (tab.), si segue la stradina che porta alla Cappella della Madonna, eretta in occasione del Giubileo 2000. La stradina si riduce a mulattiera a quota 1300 m e prosegue poi con un tratto pianeggiante fin sull’ orlo della scarpata che dà sul torrente. Dall’ antico pascolo di Tabià de Ambata il sentiero sale ripido, stretto e tortuoso nel bosco, poi si sposta verso il centro della valle. Un canale verso sin. porta al limite del Ciadìn de Ambata (un passaggio sull’alveo del torrente, di non facilissimo superamento, soprattutto in discesa, può essere by-passato lateralmente) già prossimi al Biv. Gera, che si trova sul cocuzzolo erboso più alto. Poco prima del bivacco ci si innesta nel sent. attr. segn. 152 “Francesco Mazzetta” che giunge alla nostra d., proveniente da Pàdola, dopo aver valicato la Forc. di Tacco. Dal Biv. Gera il nostro segn. 123 sale quindi verso N guadagnando, con ripida salita, la Forc. de Ambata, che segna il confine con la C.M. Comelico e Sappada. La discesa da questa forcella verso il sottostante Valón de la Sapàda è piuttosto impegnativa, svolgendosi dapprima su canalini detritici malsicuri e successivamente su rocce che, seppur gradonate, pongono qualche problema al loro superamento. Giunti al vallone, dove si incrocia da d. il sent. segn. 153 e di fronte il sent. segn. 126, si devia a sin. su buona traccia verso la Forc. della Rocca dei Bagni (tratto di sentiero con doppio segnavia 123, 153). Superato il piccolo valico, si continua ad attraversare in quota verso il Biv. Piovan, che si raggiunge dopo breve salita. Poco oltre, si inizia la discesa su ghiaie in direzione del Ciadìn dei Bagni, tenendosi successivamente a d., ad imboccare il verde valloncello che conduce, sopra il Lago Ciadìn, alla confluenza col sent. segn. 164.
Da Fagarédo, alla fne della strada sterrata; il Col Agudo e le Marmaròle, dal M. Ciarìdo alla Croda Alta di Somprade (a sin.); il Biv. Gera; sullo sfondo Punta Anna e, a sinistra, l’omonima forcella (a d.)
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