You are here152 Sentiero attrezzato "Francesco Mazzetta"

152 Sentiero attrezzato "Francesco Mazzetta"


By dolomitico - Posted on 05 June 2010

Acque Rosse 1350 m – Casera Aiàrnola 1602 m (incrocio sent. segn. 164) 1618 m – Inn. sent. segn. 153; inizio tratto a doppia numerazione 152-153, 1991 m – Fine tratto a doppia numerazione, c. 1970 m – Forc. di Tacco 2347 m – Inn. sent. segn. 123 (inizio tratto a doppia numerazione 123-152) – Biv. Gera (fine tratto a doppia numerazione) 2240 m – Forc. Anna 2570 m – Ciadìn dei Bagni – Forc. dei Camosci 2101 m – Inn. via ferrata “Aldo Roghel” – Rif. Berti (inn. sent. attr. segn. 101) 1950 m.

Dislivello: in salita 1380 m, in discesa 810 m; difficoltà: EEA; tempo di percorrenza medio: ore 6-7; comuni attraversati: Comelico Superiore, Auronzo di Cadore; quota massima: Forc. Anna 2570 m; periodo consigliato: da luglio a settembre; cartografia: Tabacco foglio 017; rifugi e punti di appoggio: Biv. Piovan e Rif. A. Berti (0435 67155).

Breve descrizione: da Pàdola (in territorio amministrativo della C.M. Comelico e Sappada) si imbocca la stradina asfaltata che risale il Torr. Aiàrnola in sin. idrografica, fino a giungere alla località Acque Rosse (tab.; ampio tornante con possibilità di parcheggio auto). Si segue quindi la strada sterrata che, in direzione O, risale la costa boscosa che affianca il torrente; la strada lascia il posto ad una buona mulattiera che, dopo ripida risalita, svolta a sin. e, con modesta pendenza, raggiunge la Casera Aiàrnola, incrociando il sent. segn. 164 (tab.). Lasciatala alle nostre spalle si punta ad O, seguendo l’ampia strada forestale che conduce in breve al bivio in cui (tab.), a sin., il nostro segn. 152 si stacca dal segn. 164. La traccia risale fra larici e mughi, affiancando il Giao Giauzei, in direzione del ghiaioso catino che contorna la base della Croda di Tacco e della C. di Pàdola, giungendo in breve ad incontrare a d. (tralasciare), una traccia di sentiero (tab.) diretta al Col della Tenda. Più in alto si incrocia il sent. segn. 153 che, a d. (segnavia su massi, tralasciare), sale verso la Forc. della Rocca da Campo. Si attraversa invece verso S, su tratto con segn. 152-153, il largo canalone ghiaioso (che inizia alla base della Forc. di Pàdola), fino ad incontrare il successivo bivio con il sent. segn. 153. Da qui, sempre verso O, si risalgono faticosamente le balze erbose sotto la Croda di Tacco, deviando quindi a sin., diagonalmente, in direzione della Forc. di Tacco, poco prima della quale si incontrano le prime funi metalliche del sent. attr. “Francesco Mazzetta”. In un ambiente di grande suggestione, aiutati nei punti più esposti dalle attrezzature fisse, ci si cala lungo i fianchi meridionali della Croda di Tacco per poi traversare la sua base occidentale in direzione del Biv. Gera, poco prima del quale si incrocia il sent. segn. 123. Dal bivacco (tab.) si tralascia a d. la traccia segn. 123 che risale la fiancata orientale del Ciadìn de Ambata in direzione dell’omonima forcella, puntando invece a NO (sempre per tracce) a risalire verso d. l’ampio pendio detritico cui fa da corona Forc. Anna. Oltrepassatala, si scende nell’opposto versante per ripido canalone (solitamente, nella sua parte più alta, con presenza di neve dura fino a metà luglio) incontrando a d. il sent. segn. 123 che sale al Biv. Piovan. Si continua per poco in discesa, deviando quindi a sin. ad attraversare, su buona traccia, l’ampio Ciadìn dei Bagni in direzione della Forc. dei Camosci, superata la quale, sempre per ghiaie, si giunge infine al Rif. Berti.

Il Ciadìn de Ambata in uscita dal tratto ferrato del sent. Francesco Mazzettail bivacco Gera

Il Ciadìn de Ambata in uscita dal tratto ferrato del sent. “Francesco Mazzetta” (a sin.); il bivacco Gera (a d.)

cartina semplificata dei sentieri appartenenti al gruppo Popera

Clicca sulla cartina per un ingrandimento.