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208 Casera Razzo – Forni di Sopra (Vico)
Casera Razzo 1733 m – dietro Col Marende 2003 m – Casera Tartói (inn. sent. segn. 211; tratto a doppia numerazione 208-211) 1711 m – Fine tratto a doppia numerazione, c. 1550 m – Forni di Sopra (Vico) 901 m.
Dislivello: in salita 520 m, in discesa 1320 m; difficoltà: EE; tempo di percorrenza medio: ore 4.00; comuni attraversati: Vigo di Cadore e Forni di Sopra; quota massima: Forc. del Tiàrfin 2250 m; periodo consigliato: da giugno ad ottobre; cartografia: Tabacco fogli 01 e 02; rifugi e punti di appoggio: ==.
Breve descrizione: dal valico di Cianpigòto si segue la S.P. 619 in direzione della Casera Razzo, fino ad un centinaio di metri prima della malga. Qui si stacca, sulla d., una traccia di sentiero con segn. 208 che si inoltra, poco evidente, sui versanti settentrionali del Col Marende. Salendo ripido tra le macchie di mirtillo e rododendro, il sentiero punta decisamente alla d. del colle, passando poco sotto la sua cima. Usciti dalla vegetazione arbustiva, si risalgono decisamente le ghiaie scendenti dalla cresta N del Tudaio di Razzo e si punta alla marcata depressione che unisce la citata cresta, a d., con quella del Tiàrfin a sin.. Il valico, conosciuto come Forc. del Tiàrfin, si trova al confine con il territorio della Regione Friuli Venezia Giulia e consente l’ingresso nella grande conca allungata denominata Busa del Tiàrfin. La si percorre tutta in direzione O tenendosi sul lato destro e si attraversa il brullo mare di pietrame per incerte tracce di passaggio. Raggiunto lo sbocco del corridoio, si trova un buon sentiero che scende nella valle, compiendo una larga svolta per aggirare il salto sopra la Casera Tartói. Da qui si continua la discesa verso il fondovalle su buona carrareccia sterrata, in sin. orografica del Rio Tartoiana e, lasciata a sin. altra stradina che sale alla Casera Tragònia, si passa in d. idrografica del torrente continuando la lunga discesa fino a Forni di Sopra (Vico).
La Casera Tartói (a sin.); la Casera Razzo, in vista del gruppo Tudaio-Brentoni (a d.)
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