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358 Rin de la Crós – Pian de Stàbie
Strada dei Molini in Val Piova 760 m – Val de l’Orse c. 980 m – Rin de Romotói 1080 m – Val Ciarnèra c. 1300 m – Forc. de Stàbie 1406 m – Pian de Stàbie (inn. sent. a doppia numerazione segn. 207-336) 1370 m.
Dislivello: in salita 650 m, in discesa 50 m; difficoltà: EE; tempo di percorrenza medio: ore 4.30; comuni attraversati: Lorenzago di Cadore; quota massima: Forc. de Stàbie 1406 m; periodo consigliato: da giugno ad ottobre; cartografia: Tabacco fogli 016 e 02; rifugi e punti di appoggio: ==.
Breve descrizione: dalla S.S. 52, tra Pelós e Lorenzago, in corrispondenza dell’ampio curvone sul Torr. Piova, si imbocca la buona stradina sterrata con segn. 358 che si inoltra nella valle omonima. Nei pressi della Casera Pian de Martin, la carrareccia è inibita al transito degli automezzi e prosegue lungamente assecondando il letto del torrente, prima in sin. e quindi in d. orografica. Alla quota di c. 860 m, la stradina si trasforma in pista forestale, continuando a inoltrarsi nel bosco fin nei pressi dello sbocco, da d., della Val de l’Orse. Questa è percorsa, nel fondo, dal Rin de Romotói che, nel corso dei millenni, ha scavato una forra molto suggestiva ed interessante, agibile con un po’ di cautela. La pista forestale si trasforma in sentiero e quindi in labile traccia che risale il torrente, anche con l’ausilio di un paio di scalette metalliche, ed è praticabile soltanto nei periodi di magra del corso d’acqua. Si esce dalla forra in corrispondenza di un pertugio tra due grossi blocchi di roccia e si continua su buona traccia nel bosco, salendo in direzione SE. Incrociata la pista forestale che scende da Pezopian e si dirige verso Costa, la si segue a sin. e, attraversato il torrente, si piega a d. passando a fianco di una baita in pietra ed inoltrandosi nella Val Ciarnèra, su sentiero a tratti sconnesso e poco visibile. Nei pressi della confluenza della selvaggia Val Prendèra, si gira bruscamente a d. e si sale alla Forc. de Stàbie. Da qui, con breve discesa, si raggiungono i prati di Stàbie, attraversati dalla stradina con segn. 207-336, nella quale la carrareccia con segn. 358 va ad innestarsi (tab.). Nota bene: fino all’edizione del 2005 della carta Tabacco foglio 016, il sent. segn. 358 terminava, innestandosi sul sentiero erroneamente indicato con segn. 336, tra la fine della Val Ciarnèra e l’inizio della Val Prendèra.
La baita in pietra che si costeggia entrando in Val Ciarnèra (a sin.); Scultura naturale all’uscita della forra del Rin de Romotói (a d.)
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