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336 Lorenzago di Cadore – Casera Doàna
Lorenzago di Cadore (Castello di Mirabello) 1030 m – Stabière 1220 m – Val de Palù 1396 m – Stàbie (inn. sent. segn. 207; inizio tratto a doppia numerazione 207-336) 1373 m – Inn. sent. segn. 358, 1370 m – Costa Bordonà (fine tratto a doppia numerazione) 1429 m – Col Pioi 1863 m – Passo del Landro 1820 m – Casera Doàna (inn. sent. segn. 338) 1911 m.
Dislivello: in salita 940 m, in discesa 60 m; difficoltà: E; tempo di percorrenza medio: ore 5.30; comuni attraversati: Lorenzago e Vigo di Cadore; quota massima: versante S del Col Ròsol 1951 m; periodo consigliato: da giugno ad ottobre; cartografia: Tabacco fogli 016 e 02; rifugi e punti di appoggio: Casera Doàna.
Breve descrizione: da Lorenzago, imboccata la via adiacente il municipio, si sale dapprima ai campi di tennis e quindi si prosegue fino ad una radura pianeggiante in loc. Tambar. Qui, ad un bivio, si prende la strada di d. che, con alcuni tornanti, sale al Castello di Mirabello e alla radura di Avèrto. Con un’ampia curva la mulattiera aggira un fienile e riprende la salita fino ad un bivio in loc. Pecosta. Si prosegue sulla stradina di d. che, in un quarto d’ora, raggiunge e oltrepassa le radure di Ciaurùte, Pupènago e Val de Palù e quindi si innesta nella carrareccia che, in breve, raggiunge i prati di Stàbie. Qui si prosegue verso E per alcune centinaia di metri e quindi si aggirano, in lieve salita, i versanti meridionali del Col Piói, su buon sentiero che raggiunge un bivio sulla Costa Bordonà (tab.). Si tralascia a d. la traccia con segn. 207, che prosegue per la Casera Lavazèit, e si risale ripidamente la costa medesima, su buona traccia nel bosco di faggio. Raggiunto il Passo del Landro, a ridosso di un roccione alla cui base si trova l’antro che, in tempi remoti, costituiva spartano ricovero per i pastori, la traccia continua in salita sulla d. e raggiunge il crinale S del Col Ròsol, dove si perde tra l’erba. Procedendo in direzione NO, si ritrova in breve il sentiero che, trasformatosi in buona mulattiera che aggira le pendici occidentali del colle medesimo, discende dolcemente fino alla Casera Doàna. Nota bene: fino all’edizione del 2005 della carta Tabacco foglio 016, il sent. segn. 336, anziché risalire la Costa Bordonà, cala attraverso Forc. de Stàbie nella selvaggia Val Prendèra, escursionisticamente inagibile, per risalirla tutta.
Sui versanti meridionali del Col Ròsol, in vista del M. Tiàrfn (a sin.); Casera Doàna; sullo sfondo lo Schiavon e la cresta del Crissin (a d.)
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