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254 Nebbiù – Forc. Antracisa
Nebbiù 1050 m – Salto del Mus 1150 m – Inn. sent. segn. 253 – Forc. Antracisa (inn. sent. attr. segn. 250 “Ghiacciaio dell’Antelao”) 1693 m.
Dislivello: in salita 650 m; difficoltà: E; tempo di percorrenza medio: ore 1.30; comuni attraversati: Pieve di Cadore; quota massima: Forc. Antracisa 1693 m; periodo consigliato: da maggio a novembre; cartografia: Tabacco foglio 016; rifugi e punti di appoggio: ==.
Breve descrizione: si segue per breve tratto verso N la stradina asfaltata (chiusa al traffico non autorizzato) che, dall’abitato di Nebbiù, conduce alla suggestiva cascata del Pissandro. Ad un tornante (tab.) la si lascia per assecondare a sin. il buon sent. segn. 254 e, ad un bivio, si sale ripidamente verso N, superando poco dopo il caratteristico punto esposto conosciuto come “Salto del Mus”. Entrati nel fitto del bosco, si costeggia per breve tratto un ruscello (Ru Marilòngo) e quindi, ad un successivo bivio (tab.), si rimonta faticosamente a sin., passando presso i ruderi dei tabià di Pezuó. Qui la traccia comincia a salire più rapidamente, a tratti scavata nel fitto del bosco, e conduce, in c. mezz’ora, ad una vallecola paludosa poco a S di Forc. Antracisa, dove si raccorda col sent. segn. 253 che sale da Pozzale e con quello con segn. 250 che sale da Prapiccolo.
La Chiesa Vecchia di Nebbiù, all'inizio del sentiero (a sin.); il M. Zucco e, sullo sfondo, il Duranno con l'omonima Spalla da poco sopra il Salto del Mus (a d.)
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