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399 Sentiero alpinistico Macchiétto – a S di Forc. dei Frati
Macchiétto 532 m – Col Strassèi 1098 m – Val de Ru de Tia c. 1042 m – Val Bosconero c. 1246 m – Biv. Baroni (inn. sent. segn. 382) 1732 m – Forc. dei Frati 2197 m – S di Forc. dei Frati (inn. sent. alp. segn. 358) 2000 m.
Dislivello: in salita 1670 m, in discesa 250 m; difficoltà: EE/A; tempo di percorrenza medio: ore 6.00; comuni attraversati: Peraròlo di Cadore e Cimolais; quota massima: Forc. dei Frati 2197 m; periodo consigliato: da luglio a settembre; cartografia: Tabacco foglio 021; rifugi e punti di appoggio: Biv. Baroni.
Breve descrizione: il sent. alp. segn. 399 inizia a Macchiétto e scende, in breve, ad oltrepassare il Piave su passerella sospesa. Risalito per poco l’opposto versante, si imbocca a d. (tab.) un ripido sentierino nel bosco con segn. 399 che risale faticosamente i versanti settentrionali del Col Strassèi (Riva del Pedòcio). Raggiunta la sommità del colle, si prosegue in quota verso S, toccando il fondo della Val de Ru de Tia. Guadato il ruscello, si continua a risalire il versante opposto dove, in un paio di passaggi, la traccia sta franando e si aggira la Costa dei Tass. Superata una zona acquitrinosa, si entra nella Val de Bosconero, al cui torrente si giunge dopo aver attraversato una stretta cengia rocciosa esposta. Si prosegue la salita in d. orografica e si esce infine sulla radura dove, un tempo, si trovava la Casera Alta de Bosconero, nei cui pressi si raggiunge il Biv. Baroni. Poco oltre questo, ad un bivio (tab.), si prende a sin. la traccia con segn. 399 che, passando nei pressi di una sorgente, rimonta con fatica un lungo dosso barancioso scendente dalla parete N del Duranno. Scavalcatolo sul crinale, si cala quindi nell’aspra Val dei Frati, che si risale sulle friabili ghiaie fin sotto le rocce. Qui si trova il tratto prettamente alpinistico del percorso, dove si arrampica la paretina che scende dalla Forc. dei Frati (passaggi di 2° grado) per poi giungere sullo stretto varco, aprentesi tra il M. Duranno e la C. dei Frati. Si discende quindi, in territorio della Regione Friuli Venezia Giulia e del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, a raccordarsi col sent. alp. segn. 358 che attraversa le pendici meridionali dell’aspra montagna.
Il Biv. Baroni, in vista della C. dei Preti (a sin.); risalendo la Val Montina, in vista del Col Tondo (a d.)
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