357 Rif. Padova – Biv. Perugini

Parcheggio sopra il Rif. Padova (inn. sent. segn. 346 e 352) 1316 m – Forc. Segnata 2250 m – Biv. Perugini (inn. sent. segn. 353) 2060 m.

Dislivello: in salita 950 m, in discesa 200 m; difficoltà: EE; tempo di percorrenza medio: ore 4.30; comuni attraversati: Domegge di Cadore e Cimolais; quota massima: Forc. Segnata 2250 m; periodo consigliato: da luglio ad ottobre; cartografia: Tabacco fogli 016, 02 e 021; rifugi e punti di appoggio: Rif. Padova (0435 72488) e Biv. Perugini.

Breve descrizione: dal parcheggio poco sopra il Rif. Padova (tab.; innesto sent. segn. 346 e 352) si segue inizialmente la buona mulattiera con segn. 357, che si inoltra in Val Cadìn in direzione SE. Usciti dal fitto bosco, si prosegue su ripido sentiero che risale faticosamente fino alla soglia terminale della valle dove, ad un bivio (tab.), si lascia a d. una traccia che conduce in Val Cadìn e al Campanile Tóro, e si segue a sin. altra traccia, con segn. 357, che risale un ripido conoide di ghiaie sotto la parete N di C. Tóro. Il ghiaione si esaurisce sotto un roccioso canale che si deve risalire tutto, preferibilmente in d. orografica, con passaggi talvolta delicati. Raggiunto l’intaglio di Forc. Segnata, subito a N di C. Tóro, si cala per canalone nell’opposto versante (in territorio della Regione Friuli Venezia Giulia e del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane) tenendosi dapprima a d. e poi traversando a sin. sotto le rocce di C. Rosina. Raggiunto un altro canale, lo si discende tutto fino a giungere sul prato dell’alta Val Montanaia, al cospetto del fantastico Campanile. Una breve risalita verso il centro del vallone porta al raccordo col sent. segn. 353 che, seguito in discesa, conduce in breve al Biv. Perugini, posto all’inizio dello spallone erboso che collega la testata di Val Montanaia con la parete N del Campanile omonimo.

Il Castello di  Vedòrcia, salendo alla Forc. Segnata (a sin.); dalla Val Cadìn, verso il Campanile di Tóro ed il M. Castellato (a d.)

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