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248 Val Vedessana – Forc. Bassa
La Stua (inn. sent. segn. 261) 1100 m – Giau Strénto 1340 m – Forc. Bassa (inn. sent. segn. 264) 1581 m.
Dislivello: in salita 580 m; difficoltà: E; tempo di percorrenza medio: ore 2.30; comuni attraversati: Calalzo e Domegge di Cadore; quota massima: Forc. Bassa 1581 m; periodo consigliato: da giugno ad ottobre; cartografia: Tabacco foglio 016; rifugi e punti di appoggio: ==.
Breve descrizione: da Calalzo, saliti per rotabile all’inizio della Val d’Óten, si imbocca sulla d. una stretta stradina asfaltata che risale la Val Vedessana, in parte sulla d. ed in parte sulla sin. orografica. Raggiunto lo spiazzo conosciuto come “la Stua” (parcheggio) si tralascia a sin. la mulattiera segn. 261 per il Rif. Chiggiato e si attraversa sulla d. il greto del torrente (tab.). Quasi subito questo si biforca; lasciato a sin. (N) il Ru de la Vedessana, si prosegue entro l’impluvio dell’affluente di d. (sin. orografica) noto come Giau Strénto. La traccia (con segn. 248) risale lungamente il piccolo corso d’acqua attraversandolo più volte, passa nei pressi di una briglia di captazione e, dopo c. 20 min, gira bruscamente a sin. per risalire i versanti meridionali della Croda de la Madòna. L’iniziale labile traccia diventa ora ampia e comoda mulattiera, che risale con numerosi tornanti il bel bosco di abeti. Alla quota di c. 1500 m, questa piega decisamente a d. (NE) e prosegue in lieve salita fino alla Forc. Bassa, piccola insellatura a N del M. Brénte, dove si innesta nella strada forestale (in questo tratto con segn. 264) che sale da Domegge e prosegue per Baión.
La Croda de la Madòna (al centro in primo piano) lungo i cui versanti meridionali risale il sent. segn. 248 (a sin.); Il bivio di Forc. Bassa, località di arrivo del sent. segn. 248, nel punto in cui si immette sul sent. segn. 264 (a d.)
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