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260 Sentiero attrezzato "degli Alpini"


By dolomitico - Posted on 04 June 2010

Ponte de la Diassa (inn. sent. segn. 255) 1133 m – Rif. Chiggiato (inn. sent. segn. 261) 1911 m – Forc. Sacù (inn. sent. segn. 262) 1914 m – Val de la Tana – Forc. Giau de la Tana 2650 m – Biv. Tiziano (inn. sent. attr. segn. 280 “Antonio Sanmarchi”) 2246 m – Taco del TodéscoBosco de Sozènto 1073 m.

Dislivello: in salita 1517 m, in discesa 1577 m; difficoltà: EEA; tempo di percorrenza medio: ore 8-9; comuni attraversati: Calalzo e Auronzo di Cadore; quota massima: Forc. Giau de la Tana 2650 m; periodo consigliato: da luglio a settembre; cartografia: Tabacco foglio 016; rifugi e punti di appoggio: Rif. Chiggiato (0435 31452) e Biv. Tiziano.

Breve descrizione: da Calalzo si segue la strada asfaltata che si inoltra lungo la Val d’Óten fino a Praciadelàn. Divenuta ripida carrareccia sterrata, si prosegue per un chilometro, fin dove si può parcheggiare l’auto nei pressi del Ponte de la Diassa. Appena prima di questo (tab.) si imbocca il sentiero che risale per breve tratto in sin. idrografica il Torr. Diassa, per poi deviare a d. rimontando i fianchi boscosi orientali del Coston de Tiesse ed infine, aggirato un secondo costone boscoso, giungere al Rif. Chiggiato ed al bivio con il sent. segn. 261. Lasciato il rif. alla nostre spalle, si procede in falsopiano verso N incontrando, a Forc. Sacù, il sent. segn. 262, che lasciamo a d. per iniziare la lunga e panoramica traversata, sostanzialmente pianeggiante, fino sotto C. Salina. Da qui la traccia si inerpica rimontando le ripide coste erbose che tappezzano la base delle rocce fino a giungere, con un breve tratto pianeggiante seguito da comoda ed altrettanto breve discesa, sotto la Val de la Tana. La si risale faticosamente fino ad incontrare le prime scalette, che permettono di superare con facilità i tratti più impegnativi, traversando infine una cengia, attrezzata con corde fisse, che porta a Forc. Giau de la Tana. Due mondi a confronto: alle nostre spalle la tormentata e ripidissima Val de la Tana appena vinta, davanti a noi la lapidea ma grandiosa distesa dei Lastóni delle Marmaròle. Oltrepassata la forc., si scende al centro di quello che fu il circo glaciale del Fròppa di Dentro, per portarsi alla base dei Lastóni da cui, deviando verso sin. (NO), si attraversano, in leggera discesa, vari valloncelli (attenzione alle frequenti fessurazioni) fino a giungere ai dossi erbosi prossimi al Col de Val Lònga e quindi al bivacco ed al vecchio Rif. Tiziano (chiavi disponibili presso le sez. CAI di Auronzo e Calalzo). Da qui, lasciato a sin. il sent. attr. segn. 280, si discende inizialmente verso O per poi puntare a N, affiancando le crode del Taco del Todésco e percorrendo in discesa la lunga scarpata che, passando per le Buse de Sozènto, giunge al bosco omonimo, ad innestarsi sulla strada forestale che, seguita a d. (NE), conduce, dopo aver attraversato su passerella l’Ansièi, alla S.R. 48 delle Dolomiti presso la Casa Alpina D. Savio.

Forc. Giau de la Tana; sullo sfondo il CristalloLa Val Ansièi in discesa dal Biv. Tiziano, verso il bosco di Sozènto

Forc. Giau de la Tana; sullo sfondo il Cristallo (a sin.); La Val Ansièi in discesa dal Biv. Tiziano, verso il bosco di Sozènto  (a d.)

cartina semplificata dei sentieri appartenenti al gruppo Marmarole

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