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262 Forc. Sacù – Rif. Baión
Forc. Sacù (inn. sent. attr. segn. 260 “degli Alpini”) 1914 m – Valón del Fròpa 1923 m – Inn. sent. segn. 270 – Rif. Baión (inn. sent. segn. 272 e 264) 1828 m.
Dislivello: in salita 200 m, in discesa 250 m; difficoltà: E; tempo di percorrenza medio: ore 2.00; comuni attraversati: Calalzo e Domegge di Cadore; quota massima: Val Peronàt 1970 m; periodo consigliato: da giugno ad ottobre; cartografia: Tabacco foglio 016; rifugi e punti di appoggio: Rif. Chiggiato (0435 31452) e Rif. Baión (0435 76060).
Breve descrizione: dietro il Rif. Chiggiato si imbocca, in direzione N, il buon sentiero segn. 260 che traversa in costa, nel bosco, le pendici settentrionali del Col Negro. Giunti ad una radura-insellatura tra il colle medesimo e la Cresta d’Aierón (denominata Forc. Sacù) ad un bivio (tab.) si lascia a sin. il sent. attr. segn. 260, che sale alla Forc. Giau de la Tana, e si prosegue a d. sulla buona traccia con segn. 262. Questa aggira a S le ultime propaggini della Cresta D’Aierón e quindi sale tra i baranci, uscendo sulle ghiaie terminali del lungo Valón del Fròpa, al cospetto delle imponenti pareti occidentali della Cresta degli Invalidi e della Croda Bianca. Attraversato in leggera discesa il macereto, si aggira lo zoccolo SE della Croda Bianca, attraversando una piccola cengia esposta ed attrezzata (attenzione! Si può eventualmente seguire una breve variante segnalata e meno impegnativa). Usciti dal delicato passaggio, si riprende a salire tra i baranci, fino a raggiungere un secondo breve tratto in discesa assistito da fune metallica, oltre il quale si raggiunge il catino cosparso di massi che scende dalla Forc. Peronàt. Si continua la traversata sul margine orientale dell’avvallamento riprendendo la discesa tra i mughi e, dopo aver ricevuto da sin. la confluenza del sent. segn. 270 che scende dalla Forc. Baión, si entra brevemente nel bosco d’alto fusto. La traccia continua a scendere, giungendo in una zona di pascolo acquitrinoso che si attraversa in direzione NE. Si guadagnano così le pendici nord-occidentali del Col de San Piero, sul cui prato si risale brevemente giungendo alla Casera e al Rif. Baión.
Scorcio verso Forc. Peronat (a sin.); la Croda Bianca e la digradante Cresta d’Aieron a quattro passi dal Rif. Baión (a d.)
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