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273 Tabià da Rin – Pian dei Buoi
Tabià da Rin 1110 m – Pian de le Ciàve – Pomadòna (inn. sent. segn. 272) 1521 m – Costa de Pomadòna – Casón de Valdazéne 1707 m – Pian dei Buoi , Forzeluta de Valdazéne (inn. sent. segn. 268) 1812 m .
Dislivello: 702 m; difficoltà: E; tempo di percorrenza medio: ore 3.00; comuni attraversati: Auronzo e Lozzo di Cadore; quota massima: Pian dei Buoi (inn. sent. segn. 268) 1812 m ; periodo consigliato: da giugno a ottobre; cartografia: Tabacco fogli 016 e 017; rifugi e punti di appoggio: Rif. Ciaréido 1969 m (0435 76276), fuori percorso, raggiungibile da Pian dei Buoi in 15-20 minuti.
Breve descrizione: da Auronzo, come per il sent. segn. 270, si raggiunge lo chalet “la Primula” e, parcheggiata l’auto, si attraversa il Torr. Baión. Trascurando, poco dopo, il sent. segn. 270 (segnavia sugli alberi) che si stacca sulla d. per risalire la Val Baión, si continua ancora su comoda e larga strada fino al punto in cui, c. a quota 1110 m, si stacca sulla d. la mulattiera segn. 273 (è questo il vero punto di inizio del tracciato). Questa, dapprima costeggia brevemente il Rin de Poórse in sin. idrografica, per poi iniziare a salire marcatamente, in un fitto bosco di abeti rossi, in direzione del Pian de le Ciave. Raggiuntolo, si rimonta con marcata pendenza fino ad incontrare, ancora in mezzo al bosco verdeggiante, una colata di ghiaie provenienti da un canalone del circo di Pomadòna, alla cui soglia (Costa de Pomadòna) si giunge in breve al bivio con il sent. segn. 272. Lasciato alla propria d. quest’ultimo, si punta a SE (sin.) seguendo i segn. 273 e, attraversando un pianeggiante ed esteso deposito detritico che la vegetazione sta lentamente colonizzando (si nota, tipica in questo ambiente, la presenza della betulla), ci si cala lungo una breve discesa che consente di superare un macereto e riprendere la lenta salita che ci condurrà al Pian dei Buoi. Alle nostre spalle si aprono inconsueti scorci sui versanti S delle Tre Cime di Lavaredo, della Croda dei Toni e dei Cadini; si attraversa la Panèra del Costón, caratterizzata da grandi massi rimasti sulla sede del sentiero e, dapprima fra faggi e poi fra abeti rossi, si giunge alla Grava Bianca ed all’inizio della strada forestale che, in breve, ci porterà al Casón de Valdazéne e da qui, con breve salita, alla Forzeluta omonima e al pascolo di Pian dei Buoi (innesto col sent. segn. 268).
Poco prima di giungere alla Grava Bianca: Crode de la Mandria e, sullo sfondo, le Dolomiti di Auronzo (a sin.); il Casón de Valdazéne poco prima del termine del sent. segn. 273; in alto il M. Ciarìdo (a d.)
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