You are here272 Pomadòna – Rif. Baión
272 Pomadòna – Rif. Baión
Pomadòna (inn. sent. segn. 273) 1521 m – Forc. Paradiso 2045 m – Inn. ramo nord sent. attr. “Amalio Da Pra” – Rif. Ciaréido 1969 m – Inn. ramo sud sent. attr. “Amalio Da Pra” – Confìn – Rif. Baión (inn. sent. segn. 262 e 264) 1828 m.
Dislivello: in salita 580 m, in discesa 235 m; difficoltà: EE, qualche breve tratto attrezzato con fune; tempo di percorrenza medio: ore 3.00; comuni attraversati: Auronzo, Lozzo e Domegge di Cadore; quota massima: Forc. Paradiso 2045 m; periodo consigliato: da giugno a ottobre; cartografia: Tabacco fogli 016 e 017; rifugi e punti di appoggio: Rif. Ciaréido (0435 76276) e Rif. Baión (0435 76060).
Breve descrizione: al punto d’inizio di questo sentiero si sarà giunti scendendo dal Pian dei Buoi sul sent. segn. 273, oppure salendo sul medesimo dai Tabià da Rin. Fino al Rif. Ciaréido i classici segnavia bianco-rossi del CAI saranno affiancati da segnavia bianco-verdi, che identificano alcuni percorsi tematici conosciuti come “Anelli e Vie di Lozzo di Cadore”; inoltre, il sent. segn. 272 costituisce un tratto dell’Alta Via delle Dolomiti n. 5 da Sesto, in Pusteria, a Pieve. Per la salita a Forc. Paradiso puntiamo nettamente in direzione S, lasciando quindi alla nostra sin. ed alle nostre spalle il sent. segn. 273, per risalire lungamente un compatto colatoio di ghiaie cui fanno da bordura mughi, salici e sparute ma caratteristiche betulle, mentre in alto svettano alcuni eleganti larici. Ci si innalza nel circo di Pomadòna sul versante in d. orografica, mentre alla nostra d. ci fa compagnia il dirupato Col Lantedesco; alle nostre spalle si apre un vasto panorama che dai Cadini di Misurina, ad O, percorre verso E tutte le Dolomiti di Auronzo. Giunti proprio a ridosso delle pareti che calano dai contrafforti del M. Ciarìdo (indicazioni) si piega decisamente a sin. (trascurare la traccia di sent. che devia a d.) per superare un’aerea e stretta cengia ed immettersi su ripido ma comodo sentiero che, attrezzato con qualche breve tratto di fune metallica, rimonta i baranciosi fianchi che degradano dal Pian de Paradìs per giungervi, dopo faticosa quanto remunerativa salita. Si risale, immersi nei mughi, fino a Forc. Paradiso, dalla quale il panorama si apre più decisamente verso O, ma soprattutto verso S sulle Dolomiti d’Oltrepiave. Dalla forc. si scende su comodo sentiero, iniziando l’avvicinamento al Rif. Ciaréido (porre attenzione all’attraversamento della Grava Bianca, area franosa di comunque facile passaggio), che si raggiunge passando per i Crépe del Ciaréido, un insieme di enormi massi staccatisi dalle pareti soprastanti del M. Ciarìdo. Lasciato il rif. alla nostra sin., imbocchiamo in leggera salita la comoda stradina che, passando nei pressi delle sorgenti di Confìn, ci porterà in breve, da qui su comodo sentiero, al Rif. Baión.
La Croda dei Toni affancata dal lapideo abbraccio tra il M. Giralba (di Sopra e di Sotto) ed il Popera. (a sin.); lasciato il Pian de Paradìs alle nostre spalle, ci si incammina incontrando in breve il Rif. Ciaréido (a d.)
Clicca sulla cartina per un ingrandimento.