You are here271 Auronzo di Cadore – Crode de la Mandria
271 Auronzo di Cadore – Crode de la Mandria
Auronzo di Cadore, Ponte Malón 864 m – Malón Bass 1351 m – Malón Àuto 1447 m – Rif. M. Agudo 1573 m – Pomàuria – Crode de la Mandria – Col Burgión (inn. sent. segn. 1262) 1650 m.
Dislivello: 786 m; difficoltà: E; tempo di percorrenza medio: ore 3.00; comuni attraversati: Auronzo e Lozzo di Cadore; quota massima: ai piedi del Col Burgión (Crode de la Mandria, inn. sent. segn. 1262) 1650 m; periodo consigliato: da maggio a ottobre; cartografia: Tabacco fogli 016 e 017; rifugi e punti di appoggio: Rif. M. Agudo (0435 9336).
Breve descrizione: da Auronzo (Villagrande) si raggiunge il Ponte Malón, si attraversa l’Ansièi e si parcheggia l’auto appena dopo il ponte sulla d.. Ci si incammina, oltrepassando il piccolo ponte sul Rin de Valsàlega, trascurando la strada a sin. che risale la Val de Socòsta e quella sterrata a d. con direzione Taiaréze e Pianéza, e si rimonta, su strada asfaltata (tab.), un breve ma ripido tratto, che subito dopo si addolcisce portandosi lentamente verso il bivio di Taiaréze, da dove si prosegue in salita tenendosi a sin.. Si continua, sempre su comoda strada silvo-pastorale (vi sono in realtà tratti del vecchio sent. segn. 271 che però, per la comodità della vicina strada, sono sempre più spesso trascurati dall’escursionista), portandosi ai Tabià de Fédo e quindi, con lieve salita, verso i tabià di Malón Bass; da qui, affiancando l’impianto di risalita, vuoi per strada vuoi per sentiero, si perviene dapprima ai tabià di Malón Àuto e quindi, deviando a sin. in lieve salita, al Rif. M. Agudo (panorama di grande respiro). Lasciatolo, ci si cala verso S su sentiero (o si percorre a ritroso il breve tratto di strada sterrata fino alla tab., all’altezza della quale si svolta a sin.) raggiungendo brevemente il crinale boscoso di Pomàuria, che si percorre fino ai piedi della Croda de Grazioso per risalirne il fianco N, sempre in ambiente boscato. Si devia quindi a sin. per seguire, altalenando, la cresta delle Crode de la Mandria e passare ai piedi meridionali del Col Burgión (Burgiòu per gli auronzani) e, in piano, giungere all’innesto con il sent. segn. 1262 (tab.).
La Croda de Ligónto dai tabià di Malón Áuto (a sin.); il Rif. M. Agudo; sullo sfondo la Croda da Campo e l’Aiàrnola (a d.)
Clicca sulla cartina per un ingrandimento.